Recensione da Repubblica.it

L’Ultimo Giorno a teatro

25 Aprile 1945: colpo di coda dei tedeschi in fuga, 21 morti a Ravadese. Quella drammatica vendetta viene ricordata ne “L’ultimo giorno. Cronaca di un eccidio”, spettacolo teatrale in scena l’8 maggio all’auditorium Toscanini di via Cuneo, grazie al lavoro congiunto delle associazioni “Portos” e “Progetti & Teatro”

di Antonio Bertoncini
http://tutti-in-scena-parma.blogautore.repubblica.it/2010/05/05/lultimo-giorno-a-teatro/

La guerra era finalmente finita, i partigiani si preparavano a sfilare insieme agli americani lungo le strade di Parma, e la gente pregustava il fatto di poter uscire, andare in Piazza, celebrare la fine di un incubo lungo 5 anni: ma per 21 cittadini di Ravadese, Pizzolese e Case Vecchie quel momento non è mai arrivato.

L’episodio viene descritto ne “Il vento del nord” del 1 maggio 1945: “…Nelle prime ore di mercoledì 25 aprile, sparsi per la campagna, soldati tedeschi penetravano in case isolate dopo aver saccheggiato e seminato il terrore…non hanno esitato a lanciare bombe a mano a casaccio attraverso le finestre, hanno oltraggiato e percosso i morti, hanno saccheggiato e distrutto ogni cosa”.

Il vano sacrificio di 21 vittime innocenti della rabbia degli sconfitti, andrà in scena sabato 8 maggio alle ore 21, all’auditorium Toscanini in via Cuneo, grazie al lavoro congiunto delle associazioni “Portos”, che ha organizzato l’evento, e “Progetti & Teatro”, che lo ha realizzato con la collaborazione del Quartiere Cortile San Martino.

“L’ultimo giorno. Cronaca di un eccidio” nasce con la regia di Carlo Ferrari, che è anche autore dei testi e interprete, insieme a Franca Tragni. Le musiche sono di Marcello e Sandro Canuti, il movimento corporeo che accompagna la rappresentazione è affidato ad Agata Boschi Morestori e Rossella Canuti, mentre Ronnie Guasti cura la parte tecnica.

“Questo progetto – dice il regista Carlo Ferrari – vuole essere la rilettura a tanti anni di distanza di un fatto quasi dimenticato, perché ne rimangono poche tracce documentali, originato da un gesto di crudeltà inaudita e gratuita, che ha colpito inermi civili di ogni sesso ed età, 21 persone trucidate la mattina del 25 aprile, proprio mentre la grande festa stava per cominciare. E’ un fatto – dice ancora Ferrari – che ci riguarda molto da vicino, perché ne è stato teatro il quartiere stesso nel quale lo portiamo in scena”.

“Non è un’iniziativa casuale – conferma Sara Vasè consigliere di quartiere di Cortile San Martino – è un evento che si inserisce nella ricerca della memoria storica in cui il Quartiere è sempre stato impegnato. Vogliamo approfittare del fatto che c’è ancora qualcuno che ricorda”.

E quel qualcuno che fu testimone dell’eccidio lo si è “scovato” prima frugando negli archivi del libro dei morti del parroco di Pizzolese, poi al Circolo Arci Case Vecchie, dove appunto sono stati intervistati diversi testimoni di quel maledetto giorno di festa e di morte.

Così “L’ultimo giorno” di quelle vittime tornerà vivo nella memoria di chi non le ha mai conosciute.

L’ingresso sarà gratuito per tutti: il lavoro di Carlo Ferrari con la sua compagnia teatrale, Andrea Corò dell’associazione Portos e Sara Vasè merita davvero un’ora della nostra attenzione.

Scritto mercoledì, 5 maggio, 2010 alle 10:52 nella categoria 1.

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